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Trovarmi nella prima maturità di fronte all'uso dei simboli e delle metafore nell'arte mi ha fatto ricordare quanto mi piaceva da bambino giocare con le parole, quando leggevo degli errori di Gianni Rodari, degli animali di Luis Sepulveda, della logica di Lewis Carrol e della strada verso casa di Frank L. Baum.

Il percorso che mi ha portato a fare di questa passione una professione mi ha visto conseguire la laurea magistrale in Psicologia Clinica all'università di Bologna con una tesi dal titolo "Connessione tra fenomenologia della memoria autobiografica e tratti alessitimici di personalità".

L’incontro per il tirocinio ed il servizio civile con la tematica del fine vita e soprattutto con la dottoressa Cinzia Sguazzin all’istituto Maugeri di Pavia ha rappresentato il punto di svolta: la realtà delle cure palliative e il contesto della sofferenza dei pazienti e delle loro famiglie mi ha trascinato dalle alienate nuvolette universitarie all’umanità terrena della pratica clinica e delle narrazioni delle persone e delle loro relazioni; di fronte alla potenza di chi si saluta, tutto contemporaneamente prende e perde di senso.

La continuazione naturale nella ricerca di “nuovi pensieri esaltanti”, per dirla ancora con Magritte, è stata l'iscrizione alla scuola di specializzazione in psicoterapia sistemico-relazionale presso il Centro Milanese di Terapia della Famiglia.

Dopo una parentesi di coordinamento di comunità educativa per minori, attualmente svolgo attività clinica, oltre che in studio privato a Pavia e Milano, presso il Consultorio Familiare Psicologica, Centro Clinico Minerva di Pavia e in comunità educativa per minori.

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